— 409 — namento dell’amministrazione del Regno. Malgrado tutta la buona volontà di Lei e di Minghetti, penso che la crisi non potrà evitarsi, se vien sul tappeto la questione predetta, o quella dell’abolizione del Governo Toscano e delle Luogotenenze. Per ora Garibaldi è tranquillo; Mazzini è malato e pensa a far denari per promuovere nell’anno venturo un’ insurrezione nel Cadore e nel Friuli. Nel momento attuale entrambi stan queti. Ma se si svegliano e aggiungono nuove difficoltà alle antiche, non ci vorrà meno della sua mano di ferro per domare tutti questi elementi di disordine. Ma io non mi avveggo che oltrepasso i limiti della mia provincia e mi taccio. Duoimi che la mia opera qui non le valga quanto Ella forse s’aspettava, e prevedo che per un paio di mesi non le varrà altro. Ma non c’ è colpa per parte mia. Thouvenel parte ancora per la campagna e non sarà di ritorno che martedì. Tenterò di vederlo e tornerò all’assalto per la deputazione romana. Ma non riescirò. Gradisca, ecc.mo Sig. Barone, l’espressione dei sensi rispettosi con cui pregiomi essere Di V. E. dev.mo obbl.mo Costantino Nigra. P. S. — Vimercati partirà in congedo fra pochi giorni. Dimenticai di dirle che l’ultima volta in cui esso vide l’Imperatore, questi raccomandò che ad ogni costo Cialdini evitasse di passare la frontiera pontificia. Devo soggiungere che se dall’un lato non sono mutate le disposizioni del Governo francese, dall’altro lato la