Ili ungheresi. Il numero e l’influenza degli Ungheresi era andato progressivamente aumentando nella città, talora però in un modo non del tutto pacifico. Nel 1910 gli Italiani rappresentavano il 48,6% (24.212 abitanti) contro il 26 % di Croati, il 4,7 di Sloveni e il resto Ungheresi. Dopo la guerra, aperta nell'estate 1925 la ferrovia della Lika (Spalato) e creato il nuovo porto di Susak, la Jugoslavia aveva cercato di attirare le merci ungheresi, ma un successivo accordo italo-ungherese, che tien conto del fatto che per gli articoli 294-298 del trattato del Trianon l’Ungheria ha garantito la libertà di transito attraverso la Jugoslavia verso l’Adriatico, ha assicurato all’Ungheria le condizioni più favorevoli perchè possa usufruire di Fiume con la maggiore larghezza. £ da tener tuttavia presente che, come apparirà dal capitolo successivo, la massima parte degli scambi ungheresi è fatta con paesi dell’Europa centrale, e minimo è il traffico marittimo (Inghilterra, Stati Uniti); è poi cessata del tutto l’esportazione del legname e alquanto ridotta, ma in progressiva ripresa quella di zucchero, in modo che il porto italiano potrà soprattutto servire per importare cotone grezzo, fosfati, juta, semi oleosi, caffè, riso, pelli, lane, coloniali.