50 fluenza l’acqua del Tibisco non trovi sfogo. Fortunatamente le inondazioni dei due fiumi difficilmente coincidono. Qualche piena di breve durata il Tibisco può avere anche in giugno (cosidetta « inondazione verde ») in corrispondenza alle massime precipitazioni, mentre le inondazioni autunnali si fanno sentire solo nel corso superiore, non oltre la confluenza col Szamos. Le magre coincidono con i mesi successivi alle più alte temperature (settembre e ottobre); scarse portate si hanno anche d’inverno per il minimo deflusso acqueo (precipitazioni nevose). Di regola il gelo nel corso medio si riscontra per 12 settimane (dal 9 dicembre al 23 febbraio); anche qui il ghiaccio sciogliendosi di solito non reca danni. Le portate di magra e di piena segnano escursioni grandissime avendosi a Tokaj oscillazioni da 100 me. a 4200, a Szolnok da 117 a 3400, a Seghedino da 200 (a valle del Maros) a 3500. Il rapporto tra i minimi ed i massimi (1 : 42; 1 :29; 1:17) diminuisce quindi da nord a sud. La notevole aridità del suolo fa si che il Tibisco inferiore convogli soltanto il 22 % della pioggia caduta. Si hanno però delle grandi oscillazioni, che vanno dal 64 % in aprile (quando la terra è molto bagnata e non ha possibilità di assorbire l’acqua di pioggia) al 14,5 % in settembre (quando la terra è asciutta). Passando poi il fiume per regioni dove frequenti sono gli affioramenti e i depositi di lòss, si calcola che annualmente a Seghedino trasporti 75 milioni di me. di materie solide. Quanto alla regolarizzazione del fiume questa è