82 regresso. Quali colture secondarie intercalate ad altre sono frequenti anche il papavero e il girasole; questo ultimo dà una produzione di 300 mila quintali di grani per il valore di quasi 6 milioni di pengó, mentre il valore del raccolto dei papaveri (35 mila quintali) si aggira sui 3,5 milioni. Anche gli ortaggi e i legumi trovano favorevoli condizioni di coltura e sono largamente esportati, per quanto la mancanza di rapidi trasporti e la lontananza dalle stazioni limitino talora lo smercio. Tenendo conto del valore, i prodotti più importanti sono le zucche, i fagioli, i cavoli, i cocomeri, quindi la paprica, i piselli, le cipolle e i meloni. Le zucche sono coltivate sia accoppiate ad altri prodotti, sia come coltura specializzata e servono anche come foraggio; se ne raccoglie in media 10 milioni di quintali all'anno per un valore di 21 milioni di pengó■ Egual valore ha la produzione di fagioli (in media 420 mila q.li). Anche i cavoli sono coltivati sia isolati (48 kmq.), sia promiscuamente ad altre piante (300 kmq.); dànno un prodotto di oltre 1 milione di quintali per un valore che supera i 10 milioni di pengó■ Lo stesso valore ha anche la produzione di cocomeri, estesa su 120 kmq. La paprica, cioè i peperoni sia verdi sia in spiga da macinare, tipico prodotto ungherese, che ha lo stesso larghissimo uso che ha da noi la salsa di pomodoro, si raccolgono di preferenza nell’Alfòld (mercati importanti: Seghedino e Kalocsa); sono coltivati su 44 kmq. e dànno un prodotto che vale circa 4,2 milioni; si raccolgono annualmente 35 mila quintali di spighe.