64 tennio del secolo. Provenendo essi per la massima parte dalla Svevia e dalle regioni vicine, si dissero Svevi del Danubio (Donauschwaben). A questa colonizzazione statale del Banato e della Baéka, occorre aggiungere la colonizzazione privata, dovuta all’opera di grandi latifondisti (iniziata già dal principe Eugenio per i suoi possessi in Barania). Questa origine hanno i gruppi tedeschi (attualmente intorno a 200 mila persone) che vivono nei comitati di Barania, Tolna e Somogy. Altri Tedeschi furono chiamati da possidenti magiari nella regione tra Danubio e Drava (Pan-nonia); provenivano dalla Svevia, dall’Assia e dalla Baviera, alcuni vi vennero anche da Budapest e dall’attuale Burgenland; in diminuzione a partire dal 1880, essi sono ora circa 180 mila. Mentre questi gruppi sono tutti isolati in mezzo a popolazione ungherese, vivono contigui a gente della loro stessa lingua i 50 mila Tedeschi dei comitati occidentali confinanti col Burgenland. Il resto dei Tedeschi vive nelle città, soprattutto a Budapest (60.400), Sopron (16.900), Cinquechiese (5000), Seghedino (2500). In qualche zona (dintorni di Sopron) la colonizzazione tedesca è connessa al cosidetto gyepiielve, cioè a degli spazi di territorio deserto che in antico erano reputati il migliore dei confini. I 150 mila Slovacchi, per la maggior parte (67,9) sparsi nelle campagne (solo circa un decimo a Budapest) sono piccoli agricoltori; molti si trovano nei dintorni di Budapest, ma soprattutto numerosi (52 mila), sono nel comitato di Békés, presso il confine