164 sede di una colonia artistica (pittori dell’Alfòld), in modo che meglio degli altri è riuscita a trasformarsi da villaggio in città. Non mancano anche stabilimenti balneari. Grossi villaggi della regione tra Kòròs e Tibisco sono ancora a sud-est di Szolnok, Mezòtur (ab. 27.645) e a est-nord-est Karcag (ab. 24.269). Tra i centri notevoli dell’Alfòld rimasti all’odierna Ungheria resta ormai da ricordare soltanto Nyiregy-hàza, 115m. sul mare che conta ora 51.273 abitanti (all’undecimo posto tra le città ungheresi; aumento del 18,3 % nel decennio). Essa è posta a una cinquantina di chilometri a nord di Debrecen, in una zona (Nyirség) che a differenza del restante Alfòld è abbastanza boscosa (resti di flora caratteristica), costituita da un insieme di collinette di lóss, allungate nella direzione dei venti predominanti. Il luogo, per quanto un villaggio esistesse già nel secolo XIII, ha del resto sviluppo recente, dovuto all’iniziativa del conte Francesco Kàrolyi, che a partire dal 1753 è riuscito a colonizzare la regione coll’aiuto di molti Slovacchi (detti Tirpàk = senza possesso), i quali si sono insediati in villaggi (detti Bokortanya). Tra Debrecen e Nyiregyàza si trovano infine alcuni villaggi che prendono il nome dagli Aiduchi, schiere di valorosi ma prepotenti guerrieri qui insediatisi al principio del secolo XVII agli ordini del principe Bocs-kay; il maggiore è Hajdubòszòrmény (28.861), ma soprattutto ricca di ricordi di questi avventurieri è Hajduszoboszló, dove una sorgente di gas naturale dà luce a tutta la città (ab. 17.029). Altre città degli Ai-