41 in questo delle eccezioni. Il Danubio, che di solito non è ghiacciato, qualche volta (come nel 1242, quando i Mongoli hanno potuto passare facilmente sulla riva destra) può anche essere attraversato a piedi. A Budapest il maggior numero di giorni nebbiosi si nota in dicembre (7,5), il minore in marzo; si verifica infatti un aumento da ottobre a dicembre, quindi una diminuzione fino a marzo. Secondo le statistiche ufficiali relative ai raccolti della Pianura ungherese nal corso del XIX secolo, durante 28 anni si ebbero quantità insufficienti, 22 volte per l’aridità eccessiva, 6 per troppo abbondanti precipitazioni. Tra gli anni di maggiore siccità è rimasto memorabile il 1864. Nel 1927 dei 53.470 ettari di terreni seminati distrutti per ragioni climatiche o per invasione di parassiti il 68,8 % fu causato dal gelo e il 19,3% dalla grandine; nel 1928 gli ettari danneggiati furono 43.784, di cui il 23,4 % per la siccità, il 20 % per il gelo, il 44 % per la grandine; nel 1929 il gelo causò danni per il 79,8% e la grandine per 12,4% su 51.681 ettari. Venti e pressione. — Generalmente quando l’Ungheria è sotto il dominio dei venti di est o di nord-est, la regione è in regime anticiclonico, si hanno cioè alte pressioni, cielo scoperto, temperature piuttosto basse, aria asciutta. Quando invece il vento muta (e questo può avvenire alla distanza di poche ore) e spira da ovest o nord-ovest, la temperatura rapidamente si alza, il cielo si copre di nuvole e di umidità e comincia la pioggia. Si è allora sviluppato ed esteso dal.