47 superiore, in modo che raramente si hanno piene primaverili, pur non mancando qualche rigurgito. 1 muraglioni di Budapest sono stati del resto costruiti in modo da impedire l’arresto dei blocchi di ghiaccio. La profondità minima ad acque basse da Dévérty (ted. Theben), presso il triplice confine austriaco-cecoslovacco-ungherese, fino a Gònyù, presso Gyòr è solo di metri 1,4-1,6. Da Gònyù all’inizio delle Porte di Ferro la profondità minima è già di 2 metri, che può essere inoltre facilmente portata a 3 nel tratto a valle di Budapest. I battelli più adatti alla navigazione sono quelli di 650 tonn., che pescano 21-22 decimetri. Da Vienna a Gònyù devono tuttavia essere usati battelli di 500 tonn. Per la regolarizzazione del fiume e la sua canalizzazione (taglio di meandri, chiusura di bracci paralleli, costruzione di muraglioni), l’Ungheria ha speso dal 1867 al 1912 330 milioni di corone. Dal 1901 al 1915 la navigazione fu possibile in media per 306 giorni all’anno. Si è pensato anche di utilizzare i rami laterali del Danubio quali fonti di energia elettrica ed è stato calcolato che 198 milioni di chilovatt-ora all’anno si potrebbero ricavare dal braccio di Moson, 37 milioni da quello di S. Andrea, 40 dal ramo di Soroksàr (in parte già sfruttato), per un complesso di 46.650 cavalli, corrispondenti a un milione di tonn. di carbone. Caratteristiche diverse si notano nel Tibisco (ungherese Tisza; ted. Theiss), tipico fiume dell’Ungheria. Esso ha un bacino di 153.220 kmq. (secondo