163 la coltura della cipolla (esportazione annua 2000-3000 vagoni). Poco lungi, in direzione est-nord-est, è la tenuta statale di Mezòhegyes fondata nel 1785 da Giuseppe II (allevamento di cavalli di razza Nonius, adatti ai lavori agricoli e ai traini militari). Risalendo da Seghedino il Tibisco verso nord sono ancora da ricordare Szentes (32.885 ab.), a pochi chilometri dalla riva sinistra del fiume, capoluogo del comitato di Csongràd, in zona pianeggiante interrotta qua e là da collinette costruite al tempo delle invasioni barbariche. Di fronte, sulla riva destra del Tibisco è Csongràd (26.015 ab.), non lungi dalla confluenza del Kòròs, una delle città sorte per prime nell’Alfòld, importante punto di passaggio sul fiume, superato ora da un ponte ferroviario. Più a nord, dove il Zagyva confluisce nel Tibisco è Szolnok, mercato centrale in rapido incremento (1920: 32.536 ab.; 1930: 38.730, con un aumento del 19 per cento), sedicesima città dell’Ungheria per numero d’abitanti. Essa è posta sulla riva destra del fiume, meglio difesa contro le inondazioni perchè più alta ed ha avuto anche notevole importanza militare. Contava tuttavia appena 24 fuochi nel 1715, ma poi è stata ripopolata, in parte anche da Slovacchi, che hanno lasciato il segno del loro insediamento costruendo nei dintorni invece che le tanie isolate dei villaggi di 50-60 case. Il luogo è importante anche come centro ferroviario (qui si biparte infatti la ferrovia che da Budapest si dirige con un ramo verso Arad e con l’altro verso De-brecen e Bucarest), come capoluogo di comitato e come