17 poggiandosi quindi alla Drava (antica frontiera tra Ungheria e Croazia), lasciando tuttavia alla Jugoslavia un triangolo di terreno presso la zona di confluenza col Danubio; segue poi il Mur, quindi volge a nord-ovest e a ovest per dirigersi verso San Gottardo, che lascia all'Ungheria assieme a un cuneo che si spinge tra i territori jugoslavo e austriaco, per congiungersi al confine austriaco 10 km. sud-est di Fehring. Con l’Austria il tracciamento del confine potè avvenire solo più tardi. Dopo una lunga guerriglia l’Un-heria potè salvare, in seguito alla conferenza di Ve-ezia (11-13 ottobre 1921) e al plebiscito (14-16 di-embre 1921) che da questa fu deciso, almeno una ona di quei Comitati occidentali che con nome reente (derivante dal gran numero di castelli) i Tedeschi chiamano Burgenland, cioè la città di Sopron e una zona circostante. Il confine (km. 180) rimonta verso nord-est fino ad un punto posto a 6 km. da San Gottardo, taglia quindi il Pinka (affluente della Raab; ungh. Ròba) e volge a nord seguendo le ultime pendici dei sistema alpino fin quasi a Kòszeg; corre quindi ancora verso nord-est, forma poi un cuneo lasciando all'Ungheria Sopron e dintorni, taglia quindi il Lago di Neusiedl (ungh. Fertó), ne segue per qualche chilometro l’emissario, quindi volge a nord e si ricongiunge al confine ceco poco a sud di Bratislava, lasciando fuori dello stato anche la testa di ponte della riva destra. La massima lunghezza dello stato, a un dipresso dal confine ceco-romeno al confine austro-jugoslavo, 30-2