189 Scienze Politiche, serie C, vol. IV, Padova, Cedam, 1929, pag. 175), ricco di molti dati, ha carattere particolarmente finanziario. Per la riforma agraria si veda D. V. Sebess, Die Agrarreform in Ungarn, Berlino, De Gruyter, 1927, pag. 178; H. Haushofer, Die Agrarreformen der österreich-ungarischen Nachfolgestaaten, Monaco, Dresler, 1929, pag. 73; M. Corna-Pellegrini, Osservazioni sulla riforma agraria in Ungheria, in Annali di scienze politiche delle Facoltà di Scienze Politiche di Pavia, 1929, pag. 325 e seg.; K. Ihrinc, La riforma agraria in Ungheria, in Rivista internazionale d'agricoltura, XXII (1931), pagg. 333-45 e 361-73 del Bollettino mensile d’informazioni economiche e sociali. Si veda inoltre la carta economica preparata da F. Fodor in collaborazione col Teleki e il Cholnoky (£co-nomic-geographical map of tìungary; didascalie in ungherese e in inglese; scala 1: 1.500.000, terza edizione 1927). Invece lo scritto di P. TeleKI, Ungarns Wirtschaftslage. Die Vielseitigkeit ihrer Schwierigkeiten. (Collezione di geografìa economica dell'istituto geografico della Facoltà economica di Budapest, s. d. ma 1930, pag. 32) dà solo una trattazione storica a grandi linee e^con riferimento a tutto il globo. Per il commercio coll'Italia è infine da vedere l’articolo di G. Szerenyi nel già ricordato volume edito dall’istituto per l’Europa Orientale (pagg. 217-24). Molti dati recenti sono raccolti anche nel volume di G. Schacher, Die Nachfolgestaaten: Oesterreich, Ungarn, Tschechoslowakei und ihre wirtschaftlichen Kräfte (Stoccarda, Enke, 1932, pagg. 93-190). Capitolo IX - Per la forma dei villaggi è da vedere G. Prinz, Die Siedlungsformen Ungarns, Ungarische Jahrbücher, vol. IV (1924), pagg. 127-42 e 335-52. Lo studio esamina il territorio dell’Ungheria d’anteguerra. E acclusa anche una carta in nero, non troppo chiara, che