59 differiscono l’uno dall’altro, in modo che è stato possibile raccoglierli in un unico lessico. Le maggiori difficoltà dell’ungherese, che appartiene, com’è noto, al tipo delle lingue agglutinanti, oltre che dal lessico del tutto diverso del nostro, derivano: 1° dall’armonia vocalica; le vocali si dividono in due serie, palatali e velari, e le leggi dell’armonia vocalica impongono che una parola non possa mantenere vocali delle due serie, ma solo palatali o velari, sia quando si accoppia con un suffisso, sia nella declinazione e coniugazione; la regola, che però soffre molte eccezioni, si manifesta anche nelle parole composte e nell’adattamento che ricevono parole d'altre lingue; 2° dalla declinazione, che conta ben 21 casi, i quali si ottengono posponendo alle parole dei suffissi; 3° dalla duplice coniugazione (soggettiva e oggettiva). Gli Ungheresi. — Se la lingua, che è il carattere che differenzia attualmente gli Ungheresi dagli altri popoli, poco ci può dire del loro passato, gli elementi antropologici ci permettono invece di affermare che gli Ungheresi non sono una razza pura, ma assai mescolata, forse tra le più mescolate d'Europa, conforme al principio che tanto più un paese è aperto e posto sulle vie del traffico, tanto più mista è la sua popolazione. In un recente studio, L. Bartucz ha infatti mostrato come l’esame antropologico permetta di affermare che nel tipo ungherese esistono elementi nordici, orientali, alpini, dinarici, con qualche traccia anche di tipi mongolici, che però non supera il