161 ridionale (meno fertile) della Mesopotamia ungherese Kiskunhalas (ab. 28.804), posto a egual distanza da Tibisco e Danubio, come pure da Subotica e Se-ghedino e Kalocsa (ab. 11.887), mercato di ortaglie e di paprica presso il Danubio (97 m. sul mare), noto anche per un osservatorio astronomico. Ma soprattutto importante è Baja, presso la riva sinistra del Danubio (dove è un piccolo porto fluviale) su una terrazza fluviale, perchè nelle sue vicinanze si trova l’unico ponte ferroviario (costruito nel 1908) che superi, in territorio ungherese, il Danubio a valle di Budapest. Per quanto disti appena una trentina di chilometri dal confine jugoslavo e la Ba^ka, di cui era uno dei principali mercati, non appartenga ormai più che in piccola parte all'Ungheria, Baja si è sviluppata notevolmente in questi ultimi anni (22.709 abitanti nel 1920 e 27.940 nel 1930 con un aumento del 23 % in un decennio). Gli Ungheresi costituiscono circa i tre quarti della popolazione; il resto è formato da Serbi e da Tedeschi (immigrati nel XVIII secolo). Un’altra città-villaggio notevole dell’Alfòld è Hódmezòvàsàrhely, nel comitato di Csongràd, posta sulla riva sinistra del Tibisco, presso un ramo morto del fiume e alcuni canali, difesa da potenti dighe, 30 chilometri nord-est di Seghedino, così denominata dal castoro (ungh. Hód), un tempo molto diffuso nei dintorni. La pianta della città e dei dintorni è tipica per la rete di strade che dal centro si irradiano verso le tanie (circa 5000 nei dintorni). Distrutta dai Turchi nel 1693 aveva già 13.303 abitanti nel 1787, 29.507 30-11