92 e 379; Szatmàr 27,8 e 379). Per lo più appartenenti a razze locali, piccole e resistenti al clima continentale, gli ovini sono allevati piuttosto per la carne ed il latte che per la lana. Non mancano tuttavia delle fattorie che allevano razze straniere selezionate, esportando poi all’estero la lana ricavata. Le capre, invero non troppo numerose, a differenza che negli altri paesi risultano in aumento (20.647 nel 1911 e 23.793 nel 1929) e servono a fornire il latte alla popolazione più povera. 1 mercati più importanti di bovini hanno luogo a Keszthely (10 ogni anno), Debrecen (6), Papa (7), Székesfehérvàr (11); di cavalli a Mohacs (8), Cin-quechiese (12), Keszthely, Hódmezòvàsarhely (5); di maiali, oltre Kóbànya, a Mohacs, Papa e Jaszbe-rény. Connesso con l’agricoltura è anche Vallevamento di animali da cortile e del baco da seta. Galline, oche, anitre, colombi sono diffusi in tutte le fattorie del-l’Alfòld o del Piccolo Alfòld, dove trovano facile nutrimento data l’abbondanza di prodotti agricoli. Oltre che servire al consumo interno alimentano una forte esportazione verso l’Austria e la Germania, sia di uova e di penne come di carne viva e morta. Anche in questo ramo lo stato ha agevolato i miglioramenti con l’istituto sperimentale di Gòdòllò. Questo ha pure^il cómpito di perfezionare gli alveari che sono diffusi in tutto il paese, ma specialmente in Pannonia e lungo il Tibisco; ora sono tuttavia in diminuzione aggirandosi sui 210 mila. La produzione annua de-