31 presenta molti fenomeni carsici e che costituisce una massa isolata che si innalza da una base di sedimenti neogenici e di rilievi vulcanici, in parte sommersa da essi. Più a est si aprono le valli del Sajó e dell’Her-nàd, che portano alla pianura molte acque degli alti Carpazi. All’Ungheria appartiene ancora, tra Her-nad e Bodrog, la parte meridionale (diretta nord-est sud-ovest) della dorsale di Tokaj-Eperjes (o meglio di Szerencs-Eperjes), formata da potenti colate di andesite e trachite, trasformatesi in molli colline, coperte di boschi, frutteti e vigneti. L'Alfòld. — Varietà non meno grande di terreni e quindi anche di colture ha la terza parte dell’odierna Ungheria. Il nome significa « terra bassa » e si estende a tutta la zona a est del Tibisco fino ai piedi delle colline di Transilvania, alla regione tra Danubio e Tibisco e anche, come è stato già detto, a una piccola zona (Mezòfòld) sulla destra del Danubio. Complessivamente abbraccia una superficie di circa 100 mila kmq.; è più lungo che largo (460-500 km. per 220-290) ed ha una media altezza di 110 metri. Il punto più basso in territorio ungherese è presso Seghedino (m. 79), poco a valle del luogo dove il Maros confluisce nel Tibisco. Fuori dei confini dell’Ungheria odierna resta la parte più meridionale e orientale, che fa parte ora della Romania e della Jugoslavia. L’Alfold costituisce una superficie livellata resa pianeggiante dal riempimento di sedimenti d’origine fluviale, superficie che è lambita a ovest dal Danubio, il quale segue una frattura pliocenica e incide in essa