86 poi una grande differenza a seconda delle diverse regioni, poiché il bosco occupa 3376 kmq. nelle alture umide del Felfòld, 6043 kmq. in Pannonia (specie nei comitati di ovest e di sud-ovest) e solo 2308 kmq. nell’AHòld (in prevalenza acacie, pioppi canadesi, olmi e salici lungo i fiumi). Per 8,9 % il bosco si estende su sabbie mobili. Nell’Alfòld orientale, dove più pronunciato è il carattere steppico della Pianura ungherese, si hanno superfici minime di bosco (solo 50,4 kmq. nel comitato di Bihar, 59,1 in quello di Békés, 16,5 Csanad, Arad, Torontàl, 55,6 Csongrad, 30,9 Szolnok). Per quanto riguarda le essenze il 46,9 dei boschi è formato da quercie, il 47,8 da latifoglie, solo il 5,3 da aghifoglie. Della superficie boschiva il 50,6 % è costituito da foreste private libere, il 49,4 è sotto il controllo dello stato. La rotazione media per il taglio è di 100-120 anni per le quercie e i faggi, 40-50 anni per i pioppi, 10 anni i salici. La produzione del legno, che nel 1914 era di circa 17 milioni di me., si aggira ora sui 2,5 milioni, in modo che è necessario integrarla con una forte importazione, la quale oscilla notevolmente a seconda dei prezzi. La produzione media annua è valutata a 1.627.800 me., di cui 218 mila me. di legname da opera di quercia, 54.800 di legname da opera di faggio e altre conifere, 35 mila me. di legname da opera di conifere, 1320 mila metri cubi di legname da ardere e carbonizzare. Allevamento. — Un patrimonio di grande valore, che alimenta un’esportazione di poco inferiore a quella