125 quennio 1921-25 è stato in media del 10%, negli anni seguenti è stato in media di 9,2, cifra che corrisponde a quella dell’anteguerra. Il numero dei nati per 1000 abitanti (esclusi i nati morti) segna, invece, una sensibile diminuzione, in confronto ai dati prebellici. Nel quinquennio 1921-25 si sono avuti in media annualmente 29,4 nati (1911-14: 34,4) e la cifra è ancora diminuita negli ultimi anni (1926: 27,3; 1927: 25,7; 1928: 26,2; 1929: 25,0; 1930: 24,7; 1931: 23,2). Le cifre sono poi molto diverse nei comitati e nelle città autonome. Così nel 1925 la media appariva del 29,9 nei primi, ma solo del 21,3 nelle seconde. La media di Budapest, che nell’anteguerra si aggirava sui 24,2, nel 1924-25 appariva soltanto di 18,7 (1931: 16,2). È anche da tener presente che sempre più alta risulta la percentuale di nati illegittimi (media 1921-25: 7,6 su cento nati, salita a 8,5 nei quattro anni seguenti; essa era, poi, nel 1929, del 16,6 per cento nelle città autonome e di ben 20,2 a Budapest). Fortunatamente si è avuta anche una notevole diminuzione delle morti, che sono scese dalla media prebellica del 22,9 per mille, a 19,9 nel quinquennio 1921-25, per scendere ancor più nei 5 anni seguenti (1926: 16,6; 1927: 17,7; 1928: 17,1; 1929: 17,7; 1930: 15,3; 1931: 16,5). Il miglioramento degli ultimi anni è dovuto alla diminuzione della mortalità infantile, che è però nel complesso ancora molto alta (lattanti morti; in media nel 1921-25: 18,7 per mille; 1930: 15,4). Alta è anche la mortalità per tubercolosi (1924: 3,2 per mille; 1930: 2,9),