29 contrafforte roccioso che scende verso il Danubio con una serie di terrazze. Presso il gomito del Danubio al di là di un’altra stretta, sono le colline di Pilis (metri 757), montagna assai demolita, mentre lungo il Danubio la zona vulcanica tra Esztergom e Pomàz è nota per le cave che hanno dato a Budapest la pietra per le sue strade. A sud si elevano invece le colline di Buda (Janoshegy, m. 529), lambite dal Danubio e disposte lungo un’importante frattura; esse sono formate da calcari e dolomiti, mentre oltre il Danubio la frattura ha portato questi stessi terreni almeno 1000 metri più in basso. Infine la regione più prossima al Danubio e alla Drava a sud del Balaton, non troppo popolata consta generalmente di una fertile piattaforma di lòss, sovrapposta agli strati di sabbie e argille pon-tiche (in parte conservati sotto colate protettive di basalto presso il Balaton: paesaggio tipico di Tapolcza), pianeggiante, talora con qualche duna diretta nord-nord-ovest, sud-sud-est. Le lunghe valli, regolari, parte affluenti al Balaton, parte alla Drava, forse hanno assunto l’andamento attuale per influsso dei venti dominanti. Formano un gruppo isolato in mezzo a questi terreni le colline di Mecsek (presso Cinque-chiese), formate da graniti e da calcari in parte car-sificati. Esse hanno un pendìo ripido verso est, ridente e popolato verso sud e si innalzano fino a 682 metri. La parte più settentrionale di questa zona, a est del Balaton, è alquanto depressa, con tratti paludosi (Sdrrét), non alberata. Gli Ungheresi la chiamano Mezòfòld e la considerano un tratto dell’Alfòld re-