178 gli scambi internazionali. Mentre poi essa aveva finora vissuto scarsamente, dipendente com’era dall’Austria, la vita internazionale, trovatasi finalmente a costituire uno stato indipendente, è stata accolta nel 1922 nella Società delle Nazioni e accordatisi gli stati confinanti (14 agosto 1920: Cecoslovacchia-Jugoslavia; 21 aprile 1921: Cecoslovacchia-Romania; 7 giugno 1921: Jugoslavia-Romania; cosidetta Piccola Intesa) per il mantenimento dello statu quo e per contrastare la nomina d’un sovrano, costituente un elemento unitario e d’espansione del pensiero nazionale, essa ha trovato più tardi, dopo alcuni anni d’isolamento, in un accordo coll’Italia (5 aprile 1927; trattato di amicizia, conciliazione e arbitrato) la possibilità di svincolarsi, almeno in parte, dalla stretta dei vicini. Più vivo si è fatto il problema delle minoranze (questione degli optanti di Transilvania, oppressione della Slovacchia, ecc.), più intensa la propaganda per far conoscere i danni dell’irrazionale confine, ma per ora la ferrea cintura del Trianon non ha potuto esser rimossa. Ma l’Ungheria, conscia della sua importante funzione, attende gli sviluppi della politica europea, certa che la sua sorte non può esser legata in eterno agli articoli d’un trattato, e fiduciosa anche nell’immancabile futura creazione di accordi economici cogli stati vicini, che ben lungi dal perseguire scopi politici dovranno ricostituire nel centro d'Europa un territorio economicamente omogeneo.