74 La legge che ha approvato la riforma agraria ha favorito l’acquisto di terra da parte di coloro che sono disposti a coltivarla con impegno e con cura, in modo da creare più sane condizioni economiche e sociali. Alcuni territori furono assegnati a orfani, vedove, invalidi, soldati valorosi, altri a operai agricoli privi di terra, a proprietari di aziende piccole o piccolissime, ad artigiani. A chi non aveva nulla si dettero delle proprietà aventi una superficie massima di 3 ju-geri (I jugero = 0,575 ha., cioè I ha. = 1,737 jugeri), quelli invece che già possedevano delle terre poterono arrotondare la loro proprietà fino a 15 jugeri. Dove poi non esistevano alloggi questi furono costruiti; furono così create 259.640 abitazioni nuove, per lo più a immediato contatto coi campi concessi. L’estensione delle proprietà individuali già esistenti o delle parti rimaste non è stata fissata; lo stato si procurò le terre da ripartire sia per cessione a titolo di pagamento dell’imposta speciale sul patrimonio (circa 432 mila jugeri), sia per acquisto derivante da mutuo consenso o da prelazione stabilita per legge (rispettivamente 22.300 e 149 mila jugeri), sia per espropriazione (510 mila jugeri); in tutto hanno mutato di proprietà 1.112.000 jugeri. Attualmente esistono 24.430 proprietà superiori ai 50 jugeri con una superficie complessiva di 49.851 kmq. Prevalgono le proprietà da 2000 a 5000 jugeri (6581 kmq.; 380 proprietari), quindi tra 500 e 1000 (5878 kmq.; 1470 proprietari), tra 5 e 10 mila jugeri (5328 kmq.; 136 proprietari), tra 1000 e 2000 (5069 kmq., 635 proprietari). Si