73 Le condizioni sono nel complesso egualmente favorevoli nelle diverse regioni geografiche, essendo il terreno improduttivo ovunque altrettanto diffuso. Si può tuttavia notare che i campi risultano maggiormente estesi nell’Alfold (66,5), come pure 1 pascoli (12,4) e la vite (2,6), mentre gli orti e i boschi occupano percentualmente più vaste superfici nella zona collinosa settentrionale. Nell’Alfòld il bosco occupa solo il 4 % della superficie, in Pannonia il 16,2%. Quest’ultima regione ha le più alte percentuali di prati (8,1 %). La riforma agraria. — Nei riguardi della proprietà già prima della guerra si era verificato un movimento che aveva spostato alquanto il regime tradizionale; l'applicazione della legge agraria (autunno 1920: legge Szabo), per quanto assai più temperata che in altri stati, non ha fatto quindi che accelerare questa evoluzione. Prima della guerra la grande proprietà si estendeva su un terzo del suolo coltivato ed apparteneva a 2000-3000 individui, la piccola proprietà (eccessivamente frazionata) sui due quinti del suolo messo a coltura. 11 resto, con alte percentuali soprattutto nell’Alfòld, era diviso fra proprietà di media estensione. Molti territori appartenevano a enti pubblici o privati (società anonime, fondazioni, fedecom-messi, enti religiosi). La ripartizione del suolo divenne alquanto più irrazionale allorché il paese fu ridotto all’odierno territorio (aumento della superficie arativa della grande proprietà e della proprietà vincolata).