Dopoché, per 1’ abbominevole trattato di Campofor-mio, la Venezia con la Dalmazia fu venduta all’Austria (1797), venne introdotta la valuta austriaca di convenzione ed i conti si tenevano in fiorini (conventions gulden) il cui valore venne fissato a 5 lire piccole di Venezia pari a 12 lire dalmate. Con la pace di Presburgo del 26 Dicembre 1805 la Dalmazia, compresa la Repubblica di Ragusa, venne ceduta a Napoleone Bonaparte, che l’occupò militarmente nel 1806 e la unì al Regno italico. Dal 1809 al 1813 la Dalmazia fece parte delle Provincie illiriche dell’ impero napoleonico. Durante la dominazione Francese, cioè dal 1806 al 1813, i conti si tenevano legalmente in franchi, o lire nuove italiche da 100 centesimi. Nel 1813 1’ Austria riconquistò la Dalmazia, ed il Congresso di Vienna del 9 Giugno 1815 ne confermò il possesso ; perciò da quest’ epoca fino al 1° Novembre 1858 i conti si tenevano, come per l’innanzi, in fiorini, lire, ecc. Dal 1° Novembre 1858 i conti si tennero usualmente in tutta la Dalmazia in fiorita a valuta austriaca di 100 soldi austriaci e poi in corone austriache di 100 centesimi.