- IO — 2. - Lira de piccoli o lira veneta. Nei primi tre secoli dopo il 900 la Lira de piccoli esisteva come moneta ideale e di conteggio : 20 soldi si chiamavano lira. Le prime monete reali ed effettive rappresentanti la lira furono coniate in base all’ ordinanza 29 Marzo 1472 dal Doge Nicolò Tron del quale portavano l’effigie con la . critta : TRONVX DVX NICOLAVS ; per cui si chiamavano Troni', appellativo portato dalla lira veneta per molti secoli. Nel decreto di coniazione si ordina che da una marca d' argento si dovessero cavare 36 lire\ perciò una lira aveva d’argento grammi (238,499/36 = ) 6.625, al peggio 60, quindi al titolo di 948/1000. Oltre alla lira fu coniata ancora la mezza lira di metà peso e metà valore. Come i soldi ed i denari piccoli così anche la lira de piccoli o lira veneta, chiamata ancora libra parvorum, libra denariorum, libra denariorum parvorum, libra dena-riorum venetorum, mantenne sempre il suo valore estrinseco, per quanto il valore reale avesse col tempo a diminuire, e divenne 1’ unità monetaria dello Stato Veneto durando, come tale, quanto la Repubblica stessa. Un decreto del Consiglio dei X del 13 Ottobre 1474 ordinava il peso dei pezzi da 20 soldi (una lira) in carati 31, grani 2 (grammi 6.521) e quello dei pezzi da 10 soldi (mezza lira) in carati 15, grani 3 (grammi 3.261) allo stesso titolo di peggio 60. Alla distanza di due anni il peso, e quindi il valore reale, era già diminuito ; diminuzione che continuò quasi ininterrottamente, specialmente con 1’ emissione di nuove monete, fino ai primi anni del 1700.