possa aver fatta una simile concessione ad captan-dam benevolentiam degli avversari slavi, ai quali eran dirette le sue lettere polemiche ; senza con ciò menomamente abdicare alla propria nazionalità italiana, confermata dai secoli di storia della sua famiglia e da tutta la sua lunga vita operosa, ma anzi con lo scopo evidente di convincer che in terra di confine fra popoli diversi una spiegabilissima eventuale commistione di sangue non poteva nè doveva in alcun modo influire sul peculiare carattere etnico di quei Dalmati, che erano italiani come lo era lui, il Tommaseo. D'altro lato questi stessi avversari slavi nei loro messaggi propagandistici ai Dalmati riconoscevano il carattere nazionale, la lingua, la civiltà, gli usi italiani dei Dalmati e — sollecitando da questi almeno acquiescenza alle brame slave di annettere la Dalmazia alle provincie slave dell'Austria (l'amministrazione provinciale della Dalmazia era allora ancora tutta in mano degli Italiani dalmati, che difendevano contro gli annessionisti slavi l'autonomia della Dalmazia) — promettevano solennemente di voler rispettare tutti i diritti nazionali dei Dalmati italiani. E tra questi Italiani, vivaddio, il Tommaseo cera ed era il primo ! XIV