I. CONVENIENZE E CONVENEVOLI NEL VIVERE SOCIALE. Non sfuggiva così un ramo delle umane attività alla sua indagine, mentre spesso ne scorgeva le intime ragioni profilarsi all’orizzonte del suo mondo morale, novella caverna di Platone, come ombre grottesche riflesse da lungi, per aver adulterata la loro primitiva natura nelle vie oblique alla luce viva del sole. Con alti intendimenti educativi segnala quali dovevano essere, nello stesso commercio sociale, i veri rapporti di convenienza ; e dividendo la Società in due grandi classi, dei lavoratori, e dei disoccupati e degli oziosi, dimostra come questi stessi rapporti in conseguenza degenerassero, e come perciò « il complimento fosse il complemento del voto sociale » riducendosi gli atti d'urbanità a delle inezie, - 85 -