III. GENERAZIONI E DEGENERAZIONI POETICHE DA DANTE AL MANZONI. La sua opera Hi critico assume pertanto un valore tutto umano poiché non si sofferma alle quisquilie letterarie degli eruditi o dei retori, ma va diritto al cuore del poeta per ascoltarne attentamente i battiti. E spesso ne rivela egli il vizio specifico che intende curare, prevenendo così quei mali che teme non si diffondano nella letteratura e nella vita come un’epidemia. La sua critica è dunque una vera profilassi dello spirito che vuol rendere salutare e forte, e nutrirlo di quella «dignità di pensiero» fondata nell’equilibrio dei sentimenti, delle idee, dei principii, e che nella sua Storia dell'Arte segnala come venisse questa dignità spesso a mancare per i troppi muri innalzantisi tra la filosofia e la politica, la politica e la storia, la filologia e - 67 —