Ci voleva proprio la prova del fuoco, della grande guerra perchè sorgessero ed avessero voce, in Italia, degli Italiani a negare l'anima italiana del Tommaseo. Quod non fecerunt barbari..... E nell'immensità del lavoro letterario del Tommaseo fu trovalo un unico opuscoletto, che egli aveva pubblicalo in lingua slava, le Scintille, e fu portato con grande prova.... che Tommaseo non era italiano. Noi già altra volta (1) dicemmo che Tommaseo aveva scritto le Scintille in italiano e l'aveva tradotte in francese e in greco, mentre invece — a quanto ci aveva narrato l'ex direttore dell’ufficio di revisione della Camera dei Deputati, Comm. Emilio Piovanelli, che fu uno degli assidui di casa Tommaseo — aveva appreso la lingua slava appena all'età di 35-40 anni studiandola su grammatiche, e la traduzione di Scintille sarebbe dovuta ad un giovane slavo, amico del Tommaseo. Il che risulta confermato dal Tommaseo stesso, che a pagina 42 delle Scintille (ed. Venezia, 1841) rivolgendosi al suo concittadino slavo, Spiridione (I) Vedasi : A. Dudan, La Dalmazia nell'arte italiana. Venti secoli di civiltà (Milano, 1921-22; 2 voli.). XV