che ne consegue moltiplica gli ¡strumenti, creando coi bisogni la necessità di semplificarli. La forma democratica che incorre spesso in tali esagerazioni soccombe allora per cattiva amministrazione e spesso sotto « il pugno del despota ». L’Aristocrazia che « determina invece troppo duramente il numero degli strumenti» e che è il reggimento più pericoloso quando tende nel tristo, perchè « più contenuto, più tenace, più veggente », reggendosi mediante i costumi, perciò guardiano attento e minuzioso del diritto, promette più grande stabilità. Ma «la stabilità e l’aristocrazia non sono possibili in tempo di passione e di dubbio », quindi, come uffizio atto ad indicare il bene, ad allargare i limiti, a moltiplicare gl’ ¡strumenti, trova il Nostro or questa forma bella or quella, e propriamente l una avente di entrambe l’essenza : un reggimento popolare ma governato fortemente e sulla base di un suffragio indiretto. - 82 -