Al del che me la diè. Viva ; nè pioggia o vento Nè in lei le età potranno E quei che passeranno Erranti a lume spento Lo accenderan da me. Presagio che si è avverato, molti essendosi ispirati a questa sua lampada benefica e che dovrà ridare un senso più concreto alla poesia contemporanea tutta sospesa nel vuoto. Armonia delle cose ; D’un quasi cieco ; Al mare ; Piaghe nascoste ; Una serva ; A fanciulla ricca ; A una foglia e tante altre sue liriche, rinnovano la tradizione dantesca, e i più caratteristici numeri della poesia nazionale ; dall’esametro al « vile settenario», reso più intimo e più sublime sopratutto nelle strofe rivolte alla madre : ...... I lagrimati preghi Trarre deserta, e all'unico Tuo figlio sventurato Pensar ; questo è il tuo vivere, Misera madre mia. Da lui rimesso in onore anche il novenario prima ancora del Pascoli ; mentre con le quartine - 122 -