Con i canti popolari corsi, egli raccoglieva le lettere di Pasquale Paoli, eroe più modesto e più puro dell’uomo di Campoformio ; che aggiunti • alle proprie note dell’isola, delle sue aspre bellezze, degli stessi suoi banditi, ch’egli non sdegnò persino di visitare nella carcere; dell’indole de’ suoi abitanti, fiera e cavalleresca, riportando anche certi loro discorsi, uno, inserito nel romanzo Fede e Bellezza, in merito alle giornate di Pontenuovo e di Borgo ; la prima perduta, vinta la seconda dall’eroe popolare, il Paoli, contro i Francesi : «— Vostro padre v’er’egli? — C era. Quando i Francesi poi, chiedevano ai Córsi per insulto, eravate al Pontenuovo, Voi? — E i Corsi a rispondere: e Voi al Borgo?» il tutto, egli recava grato dono all’Italia. - 145 - V ora di Nicolò Tommi\to. io