avvertisse arditamente tempi nuovi, in cui brillanti ingegni avrebbero ricostruito quegli avvenimenti tanto significativi della Storia, notasi a merito suo grandissimo, giacché contribuiva ad opere contemporanee quali La Nave di Gabriele d’Annunzio, del Nostro appassionato studioso, che preludono ad un risveglio della lirica e dell’epica nazionale. La seconda via consiste nell’esposizione di un fatto storico congiunto e non confuso con un altro imaginario, onde i lettori per entrambi sappiano a chi attenersi ; avvertendo il Nostro che l’affetto pur dividendosi nell’opera stessa non toglierebbe nulla all’armonia generale, che anzi l’aumenterebbe, come « nell’ Iliade e nell’ Eneide dove è duplice e più che triplice nell’Orlando ». Per ultimo indica la scelta di avvenimenti tali, che senza l’intreccio immaginario offrano quasi tessuta la tela di narrazione epica meglio che romanzesca. £ storico il fatto, storico, come nella tragedia, l’eroe. Dal consiglio egli passa così all’azione, scrivendo per gl' Italiani la prima narrazione storica apparsa nel secolo : Il Duca d Atene. Il libro doveva destar scalpore in tutta Italia, essere vivacemente commentato ; i più non poten-dovisi orientare, tanto vi ricercavano i protagonisti, — 103 —