quasi sempre la sanzione inevitabile delle colpe del primo. I profili femminili che il Nostro traccia in varie sue opere, stupendi per la dipintura e l’analisi psicologica, sono sopratutto significativi quando o di peccatrici o di sante, egli discopre l’intima virtù dell’ anima muliebre. Quel ch’egli disse di sua madre stessa, che sola con Virgilio, Dante e il popolo di Toscana fu a lui maestra, vale a dimostrare tutta 1 importanza della funzione civile della donna. Cosi di S. Caterina da Siena, ambasciatrice in Francia, mediatrice in Firenze, mentre le parti avverse contano di farla strumento delle ire loro, desiderando ella esserne vittima espiatrice, a lui pare che nell’andar suo, ad ogni orma « le picchi la croce sulle sue tenere spalle » finch’ella non trionfa delle discordie, appunto per quella pazienza in soffrire, frutto del suo pio amore nel mondo. E di questo egli fa il segreto d’ogni perfezione, così della bellezza dello stile, come dell’arte singolare di Caterina ; apparendo essa più libera di passione, quindi più infiammata d’affetti e quindi più ricca in argomenti dello stesso Savonarola. E si augura che il rinnovamento letterario e civile d Italia qual si annunziò con l’amore di Dante, possa perpetuarsi con l’amore di una donna immortale, della Benin-casa, della Santa da Siena. - 97 — L'ora di Niccolò Tommaseo. 7