disfacimento di reali necessità, risultando perciò più vera 1 idea del loro valore, che invece calcolato, come avviene, in denaro, e sottratto ad una valutazione morale, giunge ad insinuarsi in cose che non meritano, puramente voluttuarie, le quali creano con i bisogni fittizi le arti inutili, ponendole in contrasto con quelle necessarie, a danno dell’economia generale e della civiltà vera. L’opinione viene così a contrastare con la natura, la materia con lo spirito, per cui « il fiato d una cantante vai più dell’educazione del figlio, il pudore d una donna meno d’un abito ». Con penetrante sguardo ne’ vari processi economici, egli trova prima meschino questo sistema di vivere alla giornata, che fa porre ogni avvedutezza nella parte più gretta dell economia, il risparmio ; divenendo così l’uomo schiavo delle cose che sembrava dominare. E combattendo l'avarizia, non intende certo propugnare lo sperpero, che anzi dice che « chi custodisce non è men prezioso di chi produce», ma vuole bensì quelle consumazioni che aiutano a produzioni più utili e viceversa. La scienza economica fa tutta pervasa del senso morale, mentre asserisce che la ricchezza vera non ammonterebbe a quella copia, che i numeri arabici paiono indicare, se invece che in denaro la si calco- — 79 -