Ma il Nostro che al cristianesimo dava ben altri valori, e vedendo nella croce l’esempio più generoso agli uomini per una loro missione nel mondo, trovava sì i principi dell’Enciclopedia troppo abulici per quello scopo e fatti per concepire egoisticamente la vita; però, non come il Mazzini, per derivazione cristiana, che gli sembrava bestemmia. Assorto nella visione d’un mondo popolato di enti con l’uffizio d’indicare, di servire allo spirito, vedeva così gli uomini stessi tra loro e limiti e indizi e strumenti. Da questo principio faceva derivare la giurisprudenza e la politica tutta, ponendo a base della Società la libertà a conoscere e a difendere i limiti propri e altrui, mentre l’Enciclo-pedia si era adoprata a distruggere i limiti che al tempo stesso fatalmente aveva moltiplicato, forzando così la natura. Il Rousseau che voleva far uscire la giustizia da un contratto, sopprimeva dunque da un lato, per aumentarli fatalmente all’opposto, i limiti sociali, poiché in un principio teorico d’uguaglianza non aveva tenuto conto delle diversità naturali degli uomini, fenomeno che avrebbe invece richiesto una giustizia propiziatrice di un più intimo accordo di tali diversità, le quali si sarebbero rese perciò meno sensibili. - 39 -