64 GINO ALBI ciali, magazzini e tettoie. Il movimento marittimo commerciale deriva dalla importazione del carbonei, dei cereali, del -cotone, del legname, delle pelli e delle lane, deii fosfati per concimi chimici, ferro, olio, vino e prodotti minerali. L’espo-rtazione è costituita da manufatti e tessuti laterizi, vetrerie, ed altre merci. Il movimento annuale del porto sorpassa le tonnellate 2.670.000 e le relazioni -commerciali, oltre a tutto il bacino Adriatico, alla Grecia, ai porti del Levante e del mar Nero-, si estendono- all’Inghilterra, al 'Nord America, alle Indie ed all’Estremo- Oriente. I prodotti sono forniti oltre che dagli stabilimenti industriali situati nella laguna, anche dagli opifici della regione interna, molto progredita dal lato industriale. Le materie prime, quali il cotone, e il carbone, alimentano le industrie del Veneto e di parte della Lombardia, oltre una parte deH’Emilia. Go-m’è noto-, a Venezia, ha sede anche- un arsenale della Marina da Guerra, oggi troppo ristretto in confronto dell’aumento delle navi, specializzato per la costruzione dei sommergibili. I bacini di carenaggio sono adoperati anche dalle navi mercantili. Vi sono depositi di petrolio, un punto franco per 1» merci ed un adeguato servizio ferroviario. Inoltre le operazioni commerciali si compiono nei canali scaricando le merci nei grossi barconi c-he poi raggiungono, attraverso i canali, paesi molto lontani.