Fig. 162 -Navi di maniera di tipo classicheggiante, sullo slondo della Battaglia d'Ostia delle Stanze di Raiaello al Vaticano. sua b.gliuola; e pure aveva caricato altre volte in Xiacca più di quattordici­mila salme grosse di frumento della misura di Sicilia lO -circa duemilatre­cento tonnellate. -E portento che aveva però riscontro e rivali anche in certi colossi consimili della marineria turca; uso quella grande maona -altro tipo velico tozzo e greve di tal genere -chiamata Morgarbina, presa nel '506 dalle galere di Malta; la quale faceva viaggi con carico di schiavi e mercanzie tra Alessandria e Costantinopoli, con ben cinque coperte, armata di Cento pezzi di artiglieria e difesa da circa un migliaio di uomini. Ma senza so:lfermarsi in notizie del genere, come senza indugiare a deb.nire gli svariati tipi dell'epoca, di cui restano testimonianze certo degne d'interesse, da talune pitture ispano-genovesi dell'Escuriale (b.gure 155, 163) a certi af­freschi pure genovesi delle guerre di Fiandra (b.gura 167), ecco, a conclusione di quanto sommariamente vado qui richiamando su certi tipi navali più dif­fusi nel cinquecento, alcuni dati, giit visti dal Fincati; ma sempre buoni al caso nostro; poic~è, pur riferendosi alla marineria veneziana, mi paionO tra i più chiari e compendiosi sull'argomento. Sono brevi appunti, senza pretesa alcuna, contenuti in un libriccino manoscritto del 1546, di qualche costruttore o proto dell'Arsenale, pieno d'altri curiosi dati ed osservazioni di cantiere,che, sareb~e del pari interessante scorrere (Codice 125, Archivio di Stato di Ve­nezia). Riguardano, tanto le caratteristiche di portata e di sviluppo dei vari