concluso con lui. Ci scrivemmo parecchie volte, ed io gli mandai un saggio del Diario. Ma a me sin da prima pareva che questo fosse lavoro non da Rivista, che, se non erro, ha per iscopo di far conoscere in Germania lo stato della letteratura contemporanea d’Italia. Egli lesse il saggio e me lo rimandò, dicendomi che avrebbe occupato troppa parte del volume che ha in mente di stampare. » « Tu mi parli ddl’Hillebrand... io gli avevo mandato un foglio del Diario, tanto che vedesse se facesse al caso suo, ma insieme gli esponeva il dubbio che io ne provava. Egli infatti me lo rimandò,consentendo meco che lo scritto non era da stamparsi in una Rivista come quella che egli ha in mente, e che io m’immaginai. Mi viene in mente di mandare quel foglio a te, tale e quale lo riebbi, e tu se hai tempo leggilo e rimandalo con tuo comodo. Giudizio non te ne chieggo, perché so da me che non merita d’essere giudicato. » Non risulta che questo foglio del Diario fosse mai ricevuto dal Pratesi, [ 8* ] 6.