gine del nostro sentiero un vecchio pastore. Vestiva pelli di capra, e la sua testa fiera e quasi selvaggia era coperta da un enorme berretto di lana. Capelli folti e lunghi, gli scendevano sulle curve spalle. Aveva le mani appoggiate sugli omeri di un giovinetto, che poteva avere 15 anni, ed osservava muto il nostro passaggio. Quando passò la mia Compagnia, egli si rivolse al capo gridandogli con voce sicura: “ Reboltate la Cabedale” e spinse il giovinetto fra noi. Poscia si asciugò gli occhi col dorso della mano grinzosa, e volte a noi le spalle s’allontanò per quel deserto. » (1). 5alt mi, Convento dei Gesuiti, 15 maggio alP t.lba. « ...Fra minuti si pane. 11 nemico è lontano nove miglia da noi. Abbiamo riposato due giorni e due notti su queste alture, tra questa gente povera e rozza.» (2). (l) ▼. NtlwrtJJt cil., pp. 61 c (1. L'mdicuiMX della località nella data, i corretta in: Feudo di Rampagallo. (1) t. .\'umile cit-, p. 71. [48]