le altre lettere scrittegli dal Carducci e consegnate agli editori dell’epistolario carducciano? Forse però è più verosimile che nel 1877, o poco più tardi, il Carducci, pur avendo scritto personalmente all’Abba la sua impressione, abbia restituito allo Sciavo quei ricordi, che più non esistono ncll’archivio carducciano di Bologna, e che abbia allora pronunciato una frase consimile a quella che viene riferita nel volume Ricordi e Meditazioni (1) pubblicato nel 1910 dal Comune di Cairo Montcnotte. È più sicuro però attenersi, circa quanto avvenne nel 1877, alle lettere autentiche scambiate fra il Carducci e l’Abba e che abbiamo ricordato. Né è superfluo rammentare che nel 1877 i rapporti tra il Carducci e l’Abba (1) G. C A»»*. Riord' • BkIU, Teso, 1911, p. 10». [95]