pena dopo averle scritte e subito inviate al Carducci e al Pratesi, la consapevolezza, sia pure non scevra di apprensione modesta, del valore dell’atto creativo compiuto, per non pensare che egli sentisse di avere allora dato vita, con la rievocazione della memorabile giornata, a qualche cosa di ben diverso dalla materia grezza delle note incisive del taccuino e del Diario. Infine non dobbiamo dimenticare la precisa affermazione dell’Abba nella lettera del 3 Agosto 1879 nella quale annunciava la decisione di stampare le memorie : « Il tono sarà conservato, ma lo scritto sarà diverso da quel che fu». Tale il proposito: l’effetto dovè andare anche assai di là dal proposito, man mano che procedeva il lavoro durato, non dimentichiamolo, dal 1879 al 1891. E tutte queste sono ragioni estrin-[ *4*]