fatto a Venezia (i). Queste notereUe dovevano essere dedicate a te mio antico pensiero; ma poi le cose portarono che io le dedicassi a Carducci (2), come ti racconterò qualche giorno... Ho molto bisogno di sentire quel che ti pare del Diario, e anche di quei fogli che ti mandai... Mi sarà carissimo sentire che cosa pensi del brano Calatafimi. Chi sa che sorterella avranno queste note? » Fu subito più che una «sorterella»! E l’Abba si rimise al lavoro per la continuazione. Il 13 Dicembre 1880 scriveva all’amico, trasferito a Reggio Calabria : « Ieri ricopiava dalle mie note appunto i passi di Faro, di Reggio, Villa San Giovanni e pensavo a te... Mi sono messo a ordinare (1) 11 Pratesi aveva infatti pubblicate nel 1872 alcune No-Imllt 1 turbimi che furono poi il primo nucleo del volume: Ricordi Veneziani. (2) La offerta al Carducci della dedica era avvenuta nella stessa lettera del 19 Marzo 1880 che abbiamo testé ricordata con queste parole : « Ma non per ringraziarvi soltanto, vi scrivo per pregarvi di accettare la dedica che io voglio fare delle mie note a voi, cultore nell’arte di quell’alto spirito che soffiava vent’anni or sono sulla terra d’Italia. » [126]