qui: il paese è povero; carbonari e pescatori. Lontano in faccia a noi Porto Santo Stefano e il monte Argentaro: che bella baja! Per tutto il villaggio non ascolti che canzoni di guerra o d’amore. Credo sia la più bella festa che questi abitanti abbiano mai veduta nella loro quiete. » (i). Dal vapore il Lombardo, 11 maggio 1860 - (melodi). « ...Di fianco le Egadi, lontano in faccia il monte Erice, che ha la fronte nelle nubi. Un siciliano, che è meco sulla tolda, mi narra le avventure di Erice figlio di Venere, ucciso da Ercole su quelle vette. Erano ameni gli antichi; ma quanto lo è pure l’amico mio, che trova ora tempo, da parlare di mitologia!... » (2). Marsala, 11 maggio, ore vespertine. « ...Noi siamo a terra. Il Lombardo è quasi sommerso, il Piemonte galleggia maestoso sulle acque. Le fregate che ci inseguivano, arrivarono che noi s’era quasi tutti sul («) ». ci»., pp. jo e jl. (*) v. S'frrt/U, cit., p. jo. [46]