e il Diario non avevano potuto avere. Le Noterelle dividono in due nettamente la vita spirituale dell’Abba, con una partizione netta e profonda. L’inquieto e crucciato spirito inacerbitosi nei dolori e nelle piccole lotte della nativa Cairo assurge ad una serenità solenne ed austera, ad una valutazione della vita più calma e più ampia, in un assiduo e ordinato lavoro che non ebbe più sosta se non con la morte ed è cosi diverso dalle martorianti incertezze, dalle lunghe inerzie, dagli accorati lamenti del periodo anteriore. Si direbbe che le memorie delle grandi ore vissute nella giovinezza gli pesassero come un incubo che non dà requie e gli facessero groppo alla fantasia e inceppo alla volontà come il pensiero assillante di un sacro dovere non adempiuto. Quando quelle memorie ebbero tro- [ i47 ]