belva feroce, ora in un’altra, e balzava fuori del mio serraglio, e mi lanciava in mezzo all’arena, flagellandomi il dosso colla coda, e ruggendo, ruggendo... E il mio popolo Romano mi guardava e rideva... » (i). 5 nottmbrt 1860. « A chi da Napoli viene a Bagnoli, appena fuori la Grotta di Posilipo, appare una piccola chiesa, che ha un portico, chiuso da una cancellata di ferro. Sotto quel portico, alla parete sinistra, è la povera tomba di Leopardi. Dinanzi a quel marmo, io sentiva un turbamento profondo; forse era necessità di lacrime. R... che era meco, aveva sul volto uno stupore sublime... ». (l) Di questo e del brano che teglie non v> traccia nelle Ktlmllt. [6. ]