darne allo Zanichelli la pubblicazione in volume. Il « brano » non poteva che appartenere alle prime pagine, anteriori a Cala-tafimi, non solo perché l’8 Febbraio l’Abba diceva al Pratesi di non aver pili mandato innanzi il lavoro dopo gli ultimi fogli restituitigli il 28 Dicembre e che giungevano fino alla giornata di Calatafimi, ma perché vedremo poi che le pagine su quella giornata del 15 Maggio furono mandate al Carducci e al Pratesi soltanto più tardi. Lo Sciavo adempì — e certo con la foga esuberante che gli era caratteristica — l’incarico dell’amico. Il Carducci, dopo aver letto, deve avere espresso la sua sincera ammirazione: magari, pronunciando quelle parole « sono una meraviglia » che abbiamo veduto trasformarsi in lettera nella narrazione del Bassi e dei biografi successi!