racconto doveva avere per sfondo Pisa ai tempi nei quali i due amici si erano conosciuti. Ma l’Abba fu preso tutto negli anni successivi dal laborioso rifacimento del romanzo Le Rive della Bormida e dalla preparazione della tragedia Spartaco: e il proposito delFinnesto fu abbandonato: felicemente, dobbiamo dire noi. Il Pratesi ben sapeva che la ardente materia garibaldina era quella che più e meglio infiammava la fantasia creatrice delFamico e, sentendolo tormentarsi in tentativi artistici che stentavano a giungere a maturazione, lo esorta, due anni dopo, a tornare alla sua più schietta fonte di ispirazione, cosi scrivendogli da Firenze il 14 Marzo 1872: « Tu sci giunto a un’età dalla quale con più sapienza e quindi con più ispirazione puoi (issarti in quelle grandi memorie che ora ti si trovano ad una giusta distanza, e [76]