chi legge la impressione di una rappresentazione immediata della realtà, che, da immagine o da sentimento, diviene parola, senza ombra di sforzo o di artificio. Cosi della figura fissata sulla tela dal pennello di un sommo maestro si dice: Pare viva: ma viva non è. E le Noterete paiono effettivamente scritte sera per sera al fuoco dei bivacchi; ma non furono e non potevano essere scritte in tal modo. Quel che è vero per il taccuino, non è dunque né poteva essere vero per le Noterelle e nemmeno per il Diario. Bisognava però — in perfetta buona fede, intendiamoci — dar credito alla leggenda che aveva un po’ del miracolo e colpiva meglio le fantasie. Cosi il Bassi ci descrive l’Abba che, per contentare il Carducci, e poiché «non sapeva più bene dove avesse messo il tac-