E da tale confronto giunge alla conclusione che «le notae del Diario divennero le Noterelle mediante riflessioni patriottiche, umane, artistiche durate per più di tre decenni» (p. 68) (i). Il Bulferetti credeva però che il Diario fosse il primo getto delle note e che quindi le Noterelle siano state soprattutto un’opera meditata di correzione (2). Ed è forse stato confermato in questa valutazione dal raffronto, come abbiamo detto, molto minuto fra il testo delle note all 'Arrigo e quello corrispondente delle Noterelle. Ma mi sem- (1) Né il Bulferetti (p. t}) manca di avvertire: « Si dice comunemente che queste furono scritte durante la campagna del ’6o: ma s’intende la prima stesura; e non gii come stesura di un’opera determinata, bensì unicamente come raccolta di materiale da elaborare successivamente in qualche genere letterario, o in un poema, o in un romanzo o in altro ». In queste parole t la intuizione della verità, ma riferendosi alle note del 1860, è troppo parlare anche di «prima stesura». (1) « Esse — egli scrive a pag. 5 a — hanno la materia del diario effettivamente scritto dall’Abba durante la campagna del 1860; ma quella materia è passata per la delicatissima ric-labo razione, che l’Abba venne compiendo in molti anni di me- [*?6]