Noterelle sia stato scritto «la sera nei bivacchi, al mattino prima dello squillare delle diane». Ben più acutamente un critico ed artista come Dino Mantovani aveva nel 1908, in un articolo sulla Stampa, definito le Noterelle «libretto di schizzi e frammenti che paiono messi giù, con un mozzicone di matita, sul tamburo, sera per sera, al fuoco dei bivacchi». Paiono', e questa è la più grande lode che si possa tributare all’artista il quale ha saputo imprimere alla sua creazione un soffio cosi potente di vita, una tale naturalezza di colorito da suscitare in del Borgese, omettendo solo l’ultima affermazione; del Russo («11 diario estemporaneo della Campagna 1860... scritto allora, nel 1860, sotto l’influenza stilistica del Viaggio Sentimentale dello Sterne nella traduzione del Foscolo, fu, per tutto un ventennio dopo, l’oggetto amoroso delle cure dello scrittore». Encicl. Treccani I, p. 11); del Michel («Più tardi, per consiglio del Carducci, lasciò pubblicare le Noterelle d’uno dei Mille, che egli aveva scritte giorno per giorno durante la spedizione in Sicilia, in Calabria e a Napoli, senza pensare che in seguito dovessero essere date alla stampa ». Dh^ion. del Ri-torg. Ilal. Voi. II, Milano, Vallardi 1930). [ !3o]