e non so come, era un silenzio mestissimo. Si fece notte in un momento... » (i). Fra Part ittico e Burge/o, 18 maggio, ore pom. « ...La colonna da noi battuta a Calata-fimi, nella sua ritirata si azzuffò cogli insorti di Partinico, gente eroica davvero. Incendiato il villaggio, i borbonici fecero strage di donne e di inermi d’ogni età. Noi arrivammo due ore sono. Orribile spettacolo!!! Cadaveri di soldati e di cittadini per ogni dove, cavalli e cani morti e squarciati fra quelli. Al nostro arrivo le campane suonavano a stormo, le case fumavano ancora, il popolo esultava sulle proprie abitazioni in rovina, e preti e frati ci urlavano negli orecchi dei frenetici evviva. Che scena!... Ora siamo già lontani... » (2). Patio di Renna, i p maggfo, mai tino. « ...Ieri sul tardi, riposammo su queste montagne. È un vero anfiteatro. Ma che immenso anfiteatro!... e le armi che vi brillano non sono (l) ». StlmlU cit., p. li. (1) ». Slmile rii-, p. 9). [ Jl]